sabato 27 novembre 2010

Una storia per golosi: il cioccolato.

A mio parere non c'è nulla di più rilassante che mangiare una bella fetta di torta al cioccolato o coccolarsi in inverno con una tazza fumante di cioccolata calda...

Il cioccolato è una ghiottoneria apprezzata in tutto il mondo, ma le sue origini, le origini del cacao, la sua storia sono sconosciute ai più.

La coltivazione della pianta del cacao ha origini molto antiche. I primi cultori e coltivatori del cacao furono gli Aztechi. Furono loro a mettere i semi di cacao nelle mani dei conquistadores come pegno d'amicizia. E fu così che nel 1528 il cacao giunse in Europa, dove per secoli il suo consumo rimase appannaggio della nobiltà, l'unica che poteva permettersi quella delizia tanto costosa.

Esistono vari tipi di cioccolato, ciascuno con un particolare aroma, che deriva dalla qualità e dalla tostatura dei semi e dal procedimento di lavorazione.

Gli ingredienti base del cioccolato sono: pasta di cacao, burro di cacao e zucchero. Il cioccolato si trova sotto diverse forme: solido o già fuso, scuro o bianco, fondente o al latte.

Ma vediamo più nel dettaglio i vari tipi di cioccolato:

  • Cacao: è la polvere di cioccolato puro ed è il residuo che rimane dopo la spremitura del burro di cacao. Macinato e setacciato si adopera sia per i prodotti da forno sia per i dessert.

  • Cioccolato da copertura: è un cioccolato fine, dall'aroma spiccato, dall'aspetto lucido e dalla consistenza morbida, caratteristica dovuta all'alta percentuale di burro di cacao. E' detto anche “rivestimento” o “blocco”. Prima di essere utilizzato deve essere scaldato e poi raffreddato, così da stabilizzare le particelle solide e grasse del cacao. Si adopera nei prodotti da forno in cui è necessario avere un gusto spiccato ma associato a una consistenza morbida.

  • Cioccolato al latte: si ottiene aggiungendo agli ingredienti base del cioccolato anche il latte in polvere. Fonde molto rapidamente, quindi è bene non usarlo per la preparazione di dolci da sottoporre a cottura.

  • Cioccolato fondente:contiene pasta di cacao, burro di cacao, zucchero e vaniglia. La variabilità percentuale degli ingredienti è definita da normative specifiche, che possono però variare da stato a stato. Nell'Unione europea la percentuale media minima di cacao è del 35 %.

  • Cioccolato amaro: si ottiene mescolando pasta di cacao con burro di cacao senza zucchero né aromi. Per il suo gusto molto intenso non lo si consuma da solo.

  • Cioccolato bianco: dato che non contiene cacao, deve il suo nome alla presenza del burro di cacao. Fonde a temperature molto basse e in cucina si usa per la preparazione di mousse, dolci e salse.

Il cioccolato è un ingrediente molto duttile, che sa esaltare aspetti poco conosciuti di molti ingredienti. 

Il repertorio di ricette con il cioccolato va da ricette di torte e biscotti a quelle per creme e dolci al cucchiaio. Un repertorio che se avrai la pazienza di seguirmi ti svelerò passo passo con ricette sempre nuove. Ad esempio, perché non preparare un bel salame di cioccolato? Presto ti darò anche questa ricetta veloce di un dolce facile da preparare, magari facendoti aiutare dai tuoi bambini durante le vacanze di Natale!

A proposito di Natale, ho in mente tante idee …

Buona domenica!

Idee di casa si è trasferito ed è diventato leideedicasa! Vieni a trovarmi!

Laura

mercoledì 24 novembre 2010

Qualche consiglio per stirare il bucato.

Penso che stirare la biancheria sia uno di quei lavori domestici che piacciono proprio a poche persone.
Mi concederai poi che stirare il bucato non è neanche molto semplice, soprattutto quando si è inesperti!
Se a ciò aggiungi il fatto che il tempo da dedicare a questa attività viene sottratto ad altre occupazioni certamente per noi più piacevoli, ecco che stirare diventa una vera e propria “condanna”!

Eppure a tutti piace indossare una bella camicia stirata …

Ma allora, come si può fare?
Di certo, l'esperienza e l' ”allenamento” (diciamo così!) ti aiuteranno a risparmiare tempo e fatica.
All'inizio, però, anche seguire qualche semplice consiglio ti aiuterà a minimizzare gli sforzi.E ti riapproprierai del tuo tempo!

Oggi leggerai i consigli che riguardano le tecniche base dello stiro. Continua a seguirmi e molto presto ti svelerò i trucchi per stirare camicie e pantaloni, i due capi che maggiormente ti fanno disperare!

Innanzitutto per stirare ti occorrono:

  • un ferro da stiro, ovviamente! Il ferro può essere a secco o a vapore, scegli tu il tipo che preferisci.

  • un asse da stiro, meglio se con un piano grande e regolabile in altezza.

  • uno spruzzatore spray, per inumidire i capi più difficili da stirare.

  • uno stiramaniche per le maniche delle camicie, ma non è indispensabile.

Ora che hai tutto l'occorrente, puoi prepararti a stirare. 
 
  • Posiziona l'asse da stiro ad altezza della vita per assumere una posizione corretta.


  • Stira in un ambiente ben illuminato e, per la tua sicurezza, indossa calzature con la suola in cuoio o appoggia i piedi su una tavoletta di legno. 

  • Non stirare per troppe ore consecutive: stare fermi nella stessa posizione, rallenta la circolazione del sangue e affatica le gambe.

Ma dopo tutte queste raccomandazioni come si stira la biancheria?

  • La stiratura della biancheria si effettua sul diritto e nel senso della lunghezza, con qualche eccezione però. Infatti, i pizzi, i ricami e gli abiti vanno stirati sul rovescio, meglio ancora se appoggiati su un panno morbido di flanella.

  • Quando stiri, tendi il tessuto con la mano sinistra e con la mano destra fai scorrere il ferro da stiro. Mi raccomando, appoggia sempre il ferro da stiro sull'apposito supporto, altrimenti rischierai di bruciare il telo dell'asse da stiro!

  • Controlla sempre che la piastra del ferro sia pulita e inizia a stirare partendo dai capi chiari e finendo con i capi scuri, così eviterai di sporcare gli indumenti.

  • Una volta che hai ultimato di stirare, lascia i capi un po' all'aria prima di ritirarli, quindi piegali con cura e riponili nei loro cassetti o armadi.

Spero che questi miei consigli ti siano stati utili.
Presto affronteremo la stiratura di camicie e pantaloni.
Continua a seguirmi!

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Laura

Ancora un paio di idee:
  • Se vuoi profumare la biancheria, puoi spruzzare sul piano dell'asse da stiro un po' del tuo profumo preferito.

  • Fai attenzione: è sempre meglio evitare di aggiungere profumi all'acqua del ferro da stiro, questi, infatti, potrebbero recare danni alla vaschetta del ferro e ad altre sue parti.

lunedì 22 novembre 2010

Poco tempo? Ecco una ricetta veloce.


Pensa e ripensa a che cosa avrei potuto proporti oggi che potesse esserti utile ed ecco che mi viene l'idea! 

Abbiamo sempre meno tempo per noi, per le cose piacevoli e gli impegni sono sempre così tanti che anche il tempo per cucinare è sempre meno. Però a tutti piace arrivare all'ora di pranzo o di cena con qualcosa di buono nel piatto! 
Da questa considerazione nasce la mia idea di presentarti delle ricette veloci, ideali da preparare quando si ha poco tempo a disposizione per stare davanti ai fornelli. 

Nascono, quindi, le "idee veloci in cucina". Ho deciso di proporti queste ricette veloci perchè desidero che il mio blog possa esserti sempre più utile.

Continua a seguirmi e vedrai che le sorprese non mancheranno neppure per il nuovo anno!

Ora iniziamo con le ricette di cucina veloce. 
Che ne dici di un buon piatto di riso?
Eccoti la ricetta del risotto al granchio.

Ingredienti:

300 gr di riso

180 gr di polpa di granchio

brodo vegetale

vino bianco

scalogno

olio di oliva

prezzemolo


Metti a scaldare circa un litro di brodo vegetale (puoi anche prepararlo con il dado, ti ci vorranno pochi minuti). 
Affetta lo scalogno finemente e fallo appassire in una casseruola con un filo d'olio. 
Tosta il riso in questo fondo, girandolo bene per non che attacchi. Irroralo con circa un bicchiere di vino bianco, mescola e lascia che il liquido evapori. Continua la cottura del riso, unendo di tanto in tanto un mestolo di brodo vegetale caldo. Giunto a cottura, aggiungi la polpa di granchio spezzettata, il prezzemolo tritato e servi immediatamente.

In soli 20 minuti hai preparato un buon risotto per te e i tuoi cari! Fammi sapere se ti è piaciuto!

Buon appetito e .... alla prossima idea!


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Laura

mercoledì 17 novembre 2010

Chi stende bene stira meglio

Stendere bene il bucato, stendere la biancheria in modo che non si formino pieghe e che le mollette non lascino segni troppo evidenti può rendere più facile e veloce la stiratura.
 
Se stendi bene, farai meno fatica quando dovrai stirare.

Puoi stendere il bucato utilizzando vari tipi di stendibiancheria:

  • il filo, come i fili che si vedono nei giardini e nei balconi.

  • lo stendibiancheria con le sponde ribaltabili, che è capiente ma occupa poco spazio quando è chiuso.

  • lo stendibiancheria a saliscendi da fissare sopra la vasca in bagno e lo stendibiancheria da termosifone, comodi se hai poco spazio. Questi due tipi di stendibiancheria si rivelano comodi anche in inverno, quando è più difficile asciugare il bucato all'aria aperta, o nelle giornate piovose.

Se è vero che ogni capo deve essere steso in un modo specifico, per facilitarsi l'operazione di stiratura è già sufficiente seguire questi semplici consigli:

  • non stendere mai gli abiti sovrapponendoli uno sopra l'altro.

  • alterna una fila di capi lunghi (tovaglie, lenzuola, …) a una fila di capi corti (maglie, calze, …) così l'aria circolerà meglio tra essi, facilitandone l'asciugatura.

  • non stendere mai alla luce diretta del sole, perchè potrebbe far ingiallire i capi bianchi e scolorire i capi colorati.

  • stendi per orizzontale i capi in lana o pesanti che altrimenti rischierebbero di sformarsi.

  • fai asciugare i capi impegnativi da stirare appesi a delle grucce e abbottonati.

  • metti le mollette in punti poco visibili perchè potrebbero lasciare sui tuoi abiti dei segni.

Ritira il bucato quando è ancora leggermente umido, se hai intenzione di stirare subito.
Se, invece, stirerai in seguito, ritira il bucato quando è bene asciutto per evitare che si formino cattivi odori.
Piega il bucato man mano che lo ritiri e sistemalo in un cesto pronto per essere stirato.

Esiteranno dei “trucchi” per una perfetta stiratura? Chissà …!
Continua a seguirmi!

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A presto.

Laura


lunedì 15 novembre 2010

Una ricetta contro lo stress: torta al cioccolato Golosa.

Vista la giornata, che ne diresti di una bella fetta di torta al cioccolato?
E' lunedì, ricomincia la settimana e lo stress del lavoro in più piove! 
Normale che il cattivo umore sia in agguato! 

Non preoccuparti, ho pensato di venirti in aiuto con questa semplice e veloce ricetta di torta al cioccolato, che è un vero antidoto contro lo stress, manda le papille gustative in visibilio ed è un vero e proprio nettare degli dei per tutti i golosoni come me!

Certo, come torta forse è un po' calorica, ma è inverno, fa freddo, bisogna "tenersi su", no?!

Allora, pronto a provare la mia ricetta di torta al cioccolato Golosa? Apro il mio ricettario:

Ingredienti:

3 tavolette da 100 gr di cioccolato fondente

4 cucchiai di farina

100 gr di zucchero

mezzo bicchiere di olio di semi 

6 uova intere

2 o 3 cucchiai di rum o wisky

Sciogli il cioccolato fondente, aggiungendo man mano l'olio e lascia raffreddare.
Sbatti i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una bella crema e monta gli albumi a neve. 
Aggiungi ai tuorli il cioccolato fuso, i cucchiai di liquore, gli albumi montati a neve e la farina. 
Amalgama il tutto, mescolando da sotto in su per non fare uscire l'aria e sgonfiare di conseguenza gli albumi. 
Inforna a forno già caldo a 180° per circa 30 minuti. A cottura ultimata, lascia raffreddare, togli dalla teglia e spolvera con lo zucchero a velo.

Buon appetito e ... alla prossima idea!

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Laura

Ancora un paio di idee:

  • In forno la torta prima si gonfierà, poi improvvisamente si abbasserà di nuovo. Non preoccuarti e non restarci male, come successe a me la prima volta. E' proprio una caratteristica della torta. Così come è caratteristico l'aspetto sodo, ma contemporaneamente un po' "budinoso" all'interno. Mmmm ... Che buona!

  • Se la torta è per dei bambini, puoi tranquillamente omettere il liquore. E' ugualmente buona: la mia nipotina ne va matta!
  • Se vuoi rendere la torta più golosa puoi sbriciolare nell'impasto tre amaretti. Diventerà ancora più buona!






venerdì 12 novembre 2010

Un museo per viaggiare nel tempo

Per questo fine settimana ti propongo un museo, vista la stagione! Un museo che vale veramente la pena visitare se ti trovi in giro da quelle parti. Ti sto parlando di Palazzo Madama di Torino.

Le mura di Palazzo Madama riassumono le principali tappe della storia di Torino. Esso sorge infatti sull'antica porta di accesso al castrum romano del I sec. a. C. Nel corso del Medioevo diventa la fortezza dei principi d'Acaia e all'inizio del Quattrocento viene trasformato in un vero e proprio castello.

Dal 1934 il Palazzo è la sede del Museo Civico d'Arte Antica di Torino, con le sue 70.000 opere di pittura, miniature, scultura, arti applicate e decorative.

La visita del Palazzo comprende due percorsi che si intrecciano: uno dedicato alla storia degli ambienti, l’altro al significato delle opere d’arte che essi ospitano. I percorsi si sviluppano su quattro piani, in una sorta di itinerario attraverso il tempo.

Nel piano fossato c'è il Lapidario Medievale, che raccoglie sculture in pietra e oreficerie dall' VIII sec fino al Duecento.

Al piano terra, nella grande Sala Acaia, dove sono le testimonianze più numerose del castello quattrocentesco, troverai le arti dal Medioevo al Rinascimento.

Al primo piano, oltre ad ammirare le belle stanze barocche, incontrerai le arti del Barocco, le arti del Sei e Settecento con la quadreria, i mobili di Piffetti e Prinotto e le fastose decorazioni delle sale.

Nella Torre Tesori troverai il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina.

Infine, al secondo piano, quello delle arti decorative, verrai accolto da settantatré vetrine storiche, scintillanti di specchi e vetri e ospitanti meravigliose ceramiche, avori, oreficerie, tessuti, vetri… Ne resterai incantato!

E' veramente stupendo. Per poterlo vedere tutto per benino in modo approfondito sono dovuta tornare tre volte! Ehi, non ti spaventare! Mi hanno detto che una visita completa, non approfondita, si può fare in un’ora e mezza. Se ci riesci...! Altrimenti, puoi in anticipo programmare di visitare solo i settori che maggiormente ti interessano.

Ti lascio il link della pagina dalla quale puoi scaricare le piante dei piani del Museo, così potrai in anticipo organizzare la tua visita.

So che descritto a parole tale Museo può sembrare una noia unica, ma credimi ne resterai affascinato, l'ho provato io stessa sulla “mia pelle”! E poi non dimenticare che Palazzo Madama si trova in Piazza Castello a Torino, quindi potrai anche fare una passeggiata, guardare le vetrine e magari fermarti a gustare una buona cioccolata calda!

Ah, ho visto che dal 23 novembre 2010 al 23 gennaio 2011 si terrà la mostra“Preziosi non Preziosi. Gioielli Fantasia da una collezione torinese”. Mi incuriosisce e, dato che quest'anno ho in programma di fare di nuovo la carta musei, ci andrò magari durante le feste di Natale. E tu?

Buon week end e... alla prossima idea!

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Laura

mercoledì 10 novembre 2010

Il mais, una pianta dai mille usi.


Quando ti ho parlato del riso, ti avevo promesso che ti avrei raccontato delle origini del mais ed oggi eccomi qui a mantenere la mia promessa! Curioso?

Il mais (Zea mays), chiamato anche  granoturco, meliga, granone e frumentone, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle graminacee.  Venne scoperto nel Nuovo Mondo da Colombo, che da lì lo portò in Spagna da  dove si diffuse in tutta Europa, in Medio Oriente, in Africa Settentrionale e in Cina. 
 
In Italia la coltura del mais è fiorente già a metà del Cinquecento e, grazie al suo basso costo e alla sua maggiore resa rispetto ad altre colture, soppianta rapidamente miglio, segale e orzo, divenendo la base dell'alimentazione dei contadini padani. 
 
Il mais oggi viene coltivato in diverse varietà ed è destinato sia all'alimentazione animale, sotto forma di granella, farine o altri mangimi, sia all'alimentazione umana.

Nell'alimentazione umana questo cereale viene usato sia come alimento in quanto tale sia come ingrediente.

La farina di mais è usata nella preparazione di diversi piatti, fra i quali la polenta e le tortillas, alcuni tipi di pane e di dolci (le paste di meliga).

I chicchi ancora sulla spiga vengono consumati lessati o cotti alla griglia. 

I chicchi sgranati e lessati possono essere serviti in insalata come contorno.

I corn flakes, tanto buoni nel latte a colazione, altro non sono che chicchi di mais cotti a vapore poi schiacciati attraverso una pressa a rulli ed essiccati.

Quando i chicchi sono tostati, “scoppiano” dando origine a delle nuvolette bianche: i pop corn!

Dal germoglio si ottiene un olio che può essere usato a crudo come condimento, mentre, a differenza di altri oli, non è adatto per friggere.

Dal mais si ottiene l'amido, usato sia in cucina per preparazioni alimentari sia in campi diversi dalla cucina che richiederebbero un approfondimento a parte.

Infine, il mais è destinato anche alla produzione di liquori e bevande, in particolare in America Meridionale, dove si consumano la la chica e la chica morada, e negli Stati Uniti, dove si produce il Bourbon.

Visto? E' proprio una pianta dai mille usi!

Alla prossima idea!


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 Laura


Ancora un paio di idee:

  • Il mais è utilizzato anche per la produzione di energia in diversi modi.

    E' impiegato per la produzione di etanolo tramite la naturale fermentazione. L'etanolo prodotto, pur commestibile, viene utilizzato per la produzione di biocarburanti. 

    Il mais può essere utilizzato direttamente e senza alcun trattamento per il riscaldamento domestico in stufe appositamente predisposte.

  • L'amido di mais viene usato per produrre materie plastiche biodegradabili.


lunedì 8 novembre 2010

Fare il bucato: qualche semplice consiglio

Come si fa la lavatrice? Per i più esperti questa è una domanda banale, ma per chi si trova a vivere da solo per la prima volta o ,comunque, è per la prima volta alle prese con le faccende domestiche fare il bucato può porre diversi problemi.
  
Sai i primi tempi della mia carriera da casalinga quante lavatrici ho fatto con il timore di rovinare qualcosa, magari proprio la camicia preferita di mio marito? Ma basta qualche semplice consiglio e un po' di pratica per fare il bucato in assoluta tranquillità!

Non sono poi tanti i punti da seguire quando si usa la lavatrice.

Quando fai il bucato:

  •  svuota le tasche, chiudi cerniere e bottoni, lega stringhe e nastri.
 
  • dividi i capi bianchi dai capi colorati.

  • cerca di lavare i capi bianchi sempre da soli.

  • pretratta sempre le macchie con uno smacchiatore.

  • rovescia i capi che tendono a perdere il pelo e anche i jeans e gli abiti colorati per proteggerne i colori.

  • metti l'intimo e i capi in tessuti delicati in un sacchetto a rete.

  • puoi lavare tutti i carichi resistenti a 60°: è un lavaggio ecologico ed anche economico!

  • per lavare i tessuti delicati e colorati o i capi  scuri sono sufficienti i 30°.

  • se lo reputi necessario, per i capi bianchi puoi aggiungere  nella vaschetta dei detersivi della candeggina.

E infine, prima di fare il bucato, non dimenticare mai di leggere l'etichetta, che ogni capo riporta e che ti ho schematizzato a lato, con le indicazioni di trattamento e manutenzione del tessuto. 

Parleremo ancora di etichette e presto vedremo anche come ritirare il bucato e come stirare.

Alla prossima idea!

Laura








venerdì 5 novembre 2010

Penne allo speck

Quest'oggi sfogliando il mio ricettario ho pensato di proporti la ricetta di un primo piatto goloso, facile da preparare e che crea subito l'atmosfera della domenica. 
Sei pronto a cucinarlo e a gustarlo insieme a tutte le persone che ami?
Eccoti la ricetta delle penne allo speck.

Ingredienti per 4 persone:

280 gr di penne
80 gr di speck
50 gr di parmigiano
una confezione di panna da cucina
burro
olio d'oliva
sale

Preparazione:

In una padella con un po' d'olio, fai rosolare lo speck. Aggiungi la panna, il sale e fai cuocere per un paio di minuti. Togli il sugo dal fuoco. Cuoci la pasta, scolala e versala nella padella del sugo. Falla saltare per un paio di minuti, aggiungendo due noci di burro e il parmigiano. Servi ancora caldo.
Buon appetito e ... buona domenica!

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 Laura

martedì 2 novembre 2010

Il kit per le pulizie

Che cosa occorre per fare le pulizie di casa? Qual'è il kit essenziale di prodotti per pulire la propria casa? 

Sembra una domanda banale, alla quale poter rispondere con facilità, eppure, se ci pensi bene, non è poi tanto facile costruire un corredo per le pulizie essenziale, fatto solo di prodotti utili, evitando di riempire il proprio ripostiglio di detersivi vari che finiranno per “invecchiare” su una mensola e occupare spazio. 
 Incappare in tale rischio è ancora più facile visto la miriade di prodotti in commercio e le molte pubblicità che ci invogliano ad acquistare prodotti sempre nuovi e diversi, che poi in fondo, alla prova d'uso sono uguali a quelli che abbiamo già! 

In genere, con l'esperienza si impara a riconoscere il prodotto più adatto alle proprie esigenze e a non farsi confondere le idee da un'offerta tanto variegata, ma quando ci si ritrova per la prima volta ad occuparsi delle faccende di casa si finisce per comprare molte cose che all'apparenza sembrano indispensabili, ma che non faranno altro che prendere spazio. 

Non disperarti, per facilitarti le cose ti scrivo un elenco di cose indispensabili per pulire la tua bella casetta.
Per fare le pulizie ti occorreranno:

  • stracci
  • scopa, scopa a frange (o aspirapolvere), spazzola
  • spazzolone
  • guanti
  • spugne
  • scala
  • candeggina
  • anticalcare
  • detergente per legno
  • detergente per vetri e superfici lavabili.

Ecco, con queste poche cose sei pronto per rendere la tua casa splendente come uno specchio!

Ricorda che se acquisterai prodotti multiuso eviterai di occupare spazio e di fare invecchiare i prodotti stessi. Otterrai così un doppio risparmio: 

1. acquistare un prodotto utilizzabile in più casi costerà sempre meno che acquistare un prodotto specifico per ogni uso (pavimenti, vetri, polvere, …); 

2. i prodotti non invecchieranno e non dovrai buttarli, sprecando il denaro che avevi speso per acquistarli. 

Esistono tanti modi per risparmiare e la regola universale del risparmio è: non si butta via niente!

Buone pulizie!

Idee di casa si è trasferito ed è diventato leideedicasa! Vieni a trovarmi!

Laura